venerdì 1 agosto 2014

DIRITTI CIVILI, LA POSIZIONE DELLE COCCINELLE



Di recente si è accesa una piccola diatriba relativamente ad una raccolta di firme, avviata dal Comitato Nuovi Diritti e sostenuta da alcune organizzazioni e forze politiche, per richiedere un’assemblea pubblica nella quale si discuta l’introduzione a Paderno Dugnano dei Registri di testamento biologico e diritti civili. Diatriba che ci vede coinvolti, ma che si basa a nostro parere su un’incomprensione e che alimenta una polemica tanto inutile quanto noiosa.

Ci preme pertanto ribadire la posizione di Insieme per Cambiare, non certo perché si ritenga di dover fornire spiegazioni a chi non compie alcuno sforzo per tenere a bada la propria viscerale voglia di provocazione, piuttosto per chiarire il nostro punto di vista ai cittadini che possano essere stati erroneamente orientati dalla malainformazione diffusa negli ultimi giorni.

Con particolare riferimento al testamento biologico, quello che pensiamo al riguardo è esattamente quanto indicato nel nostro Progetto di Città nel capitolo intitolato “Il diritto di scegliere”. In sintesi, siamo favorevoli all’introduzione di un registro comunale per il testamento biologico, che garantisca la libertà di scelta del cittadino in merito ai trattamenti sanitari in caso di malattia o incidente che procurino uno stato di incoscienza permanente e irreversibile. Questo sulla base degli articoli 13 e 32 della Costituzione Italiana che sanciscono la libertà di cura e di terapia.

Nella costruzione del Progetto di Città, nato dal confronto con cittadini e organizzazioni, ci siamo resi conto che l’argomento – così come quello relativo alle unioni civili – è alquanto delicato perché intrinsecamente connesso con il retroterra culturale e sociale degli individui, e non è semplice trovare una concordia tra persone con così differenti sensibilità. 

Poiché il nostro intento è quello di applicare una diversa modalità partecipativa e decisionale, basata il più possibile su consenso e condivisione, anziché sull’introduzione di norme che risultino sì espressione di una volontà maggioritaria ma comunque “calate dall'alto”, riteniamo che una tematica tanto delicata meriti un processo di informazione/comprensione curato e articolato, che coinvolga i cittadini anche culturalmente più distanti dagli argomenti che si vogliono affrontare e che permetta di osservare la questione da punti di vista differenti, per poter giungere ad una condivisione di intenti più ampia e coinvolgente possibile.

Quindi, nessuna preclusione all’attività del Comitato Nuovi Diritti, tanto che a titolo personale diversi membri della lista Insieme per Cambiare hanno firmato la petizione. Ma per quanto concerne il nostro sostegno diretto all’iniziativa, riteniamo maggiormente proficuo e costruttivo, e più affine alle nostre abituali modalità, impegnarci verso un lavoro di apertura, confronto e sensibilizzazione per guardare all’obiettivo con un fronte ancora più vasto di consenso.

1 commento:

Unknown ha detto...

Vorrei segnalarvi questo blog molto interessante riguardante i diritti dei cittadini.

https://dirittideicittadini.wordpress.com